Exhibition of Franco Luigi Carena's bonsai at the castle of Pralormo on the occasion of “Messer Tulipano 2017”
Exhibition of Franco Luigi Carena's bonsai at the castle of Pralormo on the occasion of “Messer Tulipano 2017”

 

 

 

TESTI ORIGINALI


Poesie tratte dal libro RISONANZE


vorrei raggiungere la città profonda

1017

 

Vorrei raggiungere la città profonda 

delle battaglie finite, l’antica Gerico 

dove passano le carovane per il regno segreto.

 

Devo sfuggire a questa era oscura e cattiva 

alla fine a nord dell’himalaya c’è Sambhala.

 

Ho portato nel mio giardino una Stupa

per le processioni magiche della notte. 

Qui in campagna, hanno ucciso le fate 

e non fioriscono più le calendula.


quando riposo

1108

 

Quando riposo sulle panchine verdi del mio giardino, 

lentamente gli alberi si toccano, coi loro rami mi svegliano.

Non capisco se vogliono giocare, abbracciarmi o parlare. 

 

Oggi gli alti pioppi hanno colorato di giallo il prato 

e si sono spogliati per lasciare le foglie alle mani del vento. 

 

Oggi in alti voli sono passate le rumorose gru sul Palazzo della brezza 

e si sente l’arrivo della stagione fredda dal profondo del muschio.

 

Oggi l’incontro è l’eternità, questo cielo che non smette di commuovermi, 

che è grigio e gocciola di fringuelli che schiamazzano sulle montagne.


dove vai Agadez

1013

 

Dove vai Agadez arida e sabbiosa dei ribelli Tuareg,

città di passaggio per la meravigliosa Timbuktu del sultano.

Potrò ancora fermarmi per un the tra le tue dune dorate?

 

Fondamentale apogeo nel traffico illecito diretto verso nord.

Nodo senza regole dove scorre l’umanità diseredata

sapendoti complice del loro miraggio hai deluso il mio sogno.

 

La tramontana ha ammucchiato le foglie contro la siepe

lasciandomi solo appeso ad una spina di rovo, sono lontano,

troppo lontano dalle Diecimila Cose, dall’inizio dove tornerò.


come posso capirvi 

1095

 

Com’è che stiamo ancora sparando senza pietà su chi piange?

che non abbiamo ancora rifiutato la nostra dipendenza dal petrolio?

Come posso capirvi per non indignarmi così tanto da odiarvi?

 

Il tempo ci sta lasciando fare ciò ch’è giusto non ciò che conviene.

Abbiamo cambiato il mondo e perso la misura di chi siamo.

Per salvarci sarebbe ora di apprezzare l’onestà, non la furbizia.

 

Non vedo la scia luminescente tracciata dalla luce fredda della luna

per riprendere il pellegrinaggio verso Bactria, madre di tutte le città.

La notte infinita non finirà per dimenticare l’inquietudine di oggi.


brillano di verde intenso

1015

 

Brillano di verde i secolari giardini di Babur.

L’aria spazza la polvere dello stradone 

ed entra nei miei stanzoni disordinati.

 

Si può stare soli nella confusione?

Non so darmi pace mentre aspetto il sonno.

Come vorrei abbandonare la notte.

 

Lontano verso Kabul dove tutto è arido 

l’amore resta un dolce canto per i sogni.

Mi rimane il dubbio se sperare sia giusto.



Poesie tratte dal libro BARLUMI


dedicato …

1151

 

a quelli che condannano la violenza, l’omicidio e la distruzione

a quelli che sono privi di ipocrisia chiamati disadattati o confusi 

a quelli che non predicano la sofferenza come castigo, ma l’alleviano 

a quelli che non confondono l’immoralità con la sessualità

a quelli che definiscono immondo il denaro, il potere, la disuguaglianza

a quelli che si scandalizzano di un uomo armato e non di un uomo nudo.

 

Dovrò passare da Skara Brae dove cominciò la nostra storia

dove il vento era nostro amico per ascoltare le sue feroci verità 

per tentare di comprendere come nasce l’erba che non ho seminato.


barlumi mattutini

1162

 

Da due finestre alte guardo sul mio gemmeo giardino 

varie impronte dilatano lo spazio intonso dell’inverno

mentre la neve trasforma le panchine in soffici cuscini.

 

Devo giungere alla Grande Zimbabwe misteriosa e saggia. 

Lo scopo della vita è di vivere in accordo con la natura

ma sono convinto che il mio passaggio sarà stato inutile

prigioniero delle mie passioni e incapace di scegliere.

 

Vola via veloce un pettirosso per fuggire dal freddo

come una ferita rossa sui bianchi barlumi mattutini.



 

 

 

Traduzione a cura di Antonia Petrone


Poems from book RISONANZE


Want to reach the deep city 

1017 

 

I want to reach the deep city 

that of the historic battles, ancient Jericho

where the caravans move along towards the secret kingdom.

 

I have to escape this era, dark and evil.

In the higher reaches of the Himalayas is Sambhala.

 

I brought a Stupa to my garden

for the magical processions of the night.

Here in my countryside, fairies were killed

and marigolds no longer bloom.


When I rest

1108

 

When I rest on the green benches in my garden,

slowly the trees touch, with their branches they wake me up.

I don’t understand if they want to play, hug me or talk.

 

Today the tall poplars have colored the field yellow baring themselves

to let the leaves free in the hands of the wind.

 

Today in high flights the noisy cranes have passed by on the Breeze tops

and you can feel the coming of the cold season from the deep ground mantled with moss.

 

Today the encounter is eternity, this sky that never ceases to move me,

which is gray and dripping with finches that cackle on the mountain tops.


Where are you going Agadez

1013

 

Where are you going arid and sandy Agadez of the Tuareg rebels,

city of passage for the wonderful Timbuktu of the sultan.

Can I still stop for tea in your golden dunes?

 

Fundamental apogee in illicit trafficking heading north.

A crux without rules where disinherited humanity flows and

knowing you are an accomplice of their mirage you embittered my dream.

 

The north wind has piled up leaves against the hedge

leaving me alone hanging from a thorn of brambles, I am far away,

too far from the Ten Thousand Things, from the start where I will return.


How can I understand you

1095

 

How is it that we are still shooting mercilessly on those who cry?

That we have not yet rejected our addiction to oil?

How can I understand you to not feel anger, that much to hate you?

 

Time is letting us do what is right, not what is worthwhile.

We have changed the world and lost the sense of who we are.

To save us it would be time to appreciate honesty, not cunning.

 

I do not see the glowing trail drawn by the cold light of the moon

to resume the pilgrimage to Bactria, mother of all cities.

The endless night will not end up forgetting today’s restlesness.


They shine in lush green

1015

 

The centuries-old gardens of Babur shine in lush green.

The air sweeps away the dust of the highway 

to enter my big messy rooms.

 

How can I be alone in such confusion?

Can’t give myself peace as I await for sleep to come.

How I would love to abandon the night.

 

Far towards Kabul where everything is arid

love remains a sweet song for dreams.

My doubt is whether to be hopeful is righteous.

 

Traduzione a cura di Kim Sommerschield



Poems from book BARLUMI


Dedicated…

1151

 

To those who condemn violence, murder and destruction

To those called misfits or demented who are devoid of hypocrisy

To those who don’t preach suffering as penance, but who ease it

To those who don’t confuse immorality with sexuality

To those who define money, power and inequality as obscenities

To those scandalised by an armed man, not a naked one.

 

I must visit Skara Brae, where our history began,

Where the wind was our friend, and listen to its ferocious truths

To attempt to comprehend how grass, that I have not sown, grows.


Early-morning radiance

1162

 

I survey my gem-like garden from two high windows

Various tracks dilate the untouched winter spaces

While the snow transforms the benches into soft cushions.

 

I must reach Great Zimbabwe, mysterious and wise.

The purpose of life is to live in harmony with Nature.

Yet I am certain that,  imprisoned by my passions and incapable of choosing,

my passage here will have been in vain.

 

Like a red wound on the white early-morning radiance.

A robin flits away, fleeing the cold.